Seleziona una pagina

La Rivolta di Luzzano

Durante il periodo Fascista una donna che stava portando del vino ai suoi braccianti, venne multata da ufficiali del Dazio fascista. La notizia divenne motivo di insurrezione popolare in paese. Centinaia di Luzzanesi, armati di forconi ed armi rudimentali, scesero a Moiano e distrussero l‘ufficio del Dazio.

Il giorno dopo una camionetta dei Carabinieri scese in paese per arrestare alcuni rivoluzionari, sotto suggerimento degli stessi uomini del Dazio che precedentemente avevano multato la donna. Di nuovo ci fu’ un insurrezione del paese, i militari furono accerchiati ed uno di loro ebbe la peggio e fu colpito alla testa da una pietra. I suoi colleghi facendosi spazio a fatica tra la folla inferocita riuscirono a metterlo e a mettersi in salvo.

I giorni successivi, centinaia di uomini delle forze dell’ordine circondarono il paese di Luzzano, ci furono piu’ di quaranta arresti, tra cui anche donne.

Fu grazie ad un valido avvocato di Benevento che tutti i rivoltosi a poco a poco ritornarono nelle loro case dal carcere dov’erano finiti. Si racconta che il paese di Luzzano per far fronte alle spese processuali dei loro paesani si autotasso’ per parecchi anni, dimostrando ancora una volta unione e compattezza tra la gente di un paese che tutt’ora e’ molto unito

Translate »
error: Il contenuto è protetto!!