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Tasso – Fauna Luzzano Moiano Sannio

Il Tasso è un mammifero carnivoro della famiglia dei Mustelidi, noto anche col nome di tasso comune o tasso europeo

Dimensioni ed Aspetto

Il tasso ha un corpo tozzo e robusto, con testa piccola e allungata munita di grosse orecchie, collo taurino, zampe e coda corte.

Un tasso adulto misura 60–90 cm di lunghezza, cui si sommano 11–24 cm di lunghezza della coda; i maschi sono leggermente più lunghi delle femmine e più pesanti.
Come tutte le specie che vanno in letargo il peso del tasso varia stagionalmente: in primavera-estate un adulto pesa fra i 7 e i 13 kg, mentre durante l’autunno il peso aumenta fino a 15–17 kg ed oltre.

La pelliccia è folta e setolosa su dorso e fianchi e meno densa sul ventre ed è composta da setole di 7–8 cm di lunghezza, che coprono un soffice sottopelo lanoso. La colorazione del dorso è di colore grigio-argenteo, con fianchi dalle sfumature di color paglierino; la coda è munita di pelo molto lungo e ispido dello stesso colore del dorso, sebbene nelle femmine siano presenti anche peli bianchi. Il ventre è bruno, con basso ventre e regione inguinale che assumono sfumature grigiastre. Gola, collo, petto e zampe sono neri, e nere sono pure le due fasce che partendo dal labbro superiore passano per gli occhi e raggiungono le orecchie, anch’esse nere, formando la caratteristica e inconfondibile mascherina, spessa circa 2 cm alla base del muso e fino a 5 cm nella regione delle tempie. La faccia, il mento, i lati del collo e la punta delle orecchia sono di colore bianco sporcoDurante l’estate, la pelliccia del tasso diviene meno folta ed assume tonalità maggiormente tendenti al bruno.

Le zampe sono digitigrade e a colonna: le posteriori sono più corte delle anteriori, ma tutte sono munite di pianta nuda e di unghioni non retrattili, di forma ricurva e dalla punta ottusa, atti a scavare.

La testa è di forma allungata. Gli occhi sono piccoli e di colore bruno scuro, con pupilla rotonda: le orecchie sono lunghe fino a 7 cm. Il muso, lungo e cilindrico, termina in un tartufo muscoloso e flessibile, che per funzione è paragonabile al grugno dei maiali: attorno al muso e agli occhi sono presenti numerose vibrisse. La vista dei tassi è piuttosto debole e si limita agli oggetti in movimento e al bianco e nero, mentre l’olfatto è molto sviluppato: l’udito di questi animali è invece paragonabile a quello umano.
All’interno della bocca trovano posto solitamente 38 denti: la dentizione del tasso ne lascia intuire la dieta onnivora, con canini prominenti e incisivi di piccole dimensioni e forti molari.
Alla base della coda e nella regione perineale sono presenti ghiandole odorifere: le prime secernono una sostanza cremosa di colore giallastro e dall’odore muschiato, mentre le seconde secernono un fluido giallo-bruno dall’odore più pungente.

Comportamento

Il tasso è un animale dalle abitudini essenzialmente crepuscolari/notturne e più spiccatamente sociali: questi animali sono infatti soliti vivere in gruppi che contano solitamente 5-6 individui ed oltre
In ambienti favorevoli i singoli territori hanno generalmente un’estensione di circa 30 ettari, mentre in aree meno ricche essi possono estendersi anche oltre i 150 ettari. Nonostante i territori vengano ben delimitati dagli occupanti con latrine comunitarie poste in luoghi strategici (nei pressi di un’entrata della tana o di grosse fonti di cibo), secrezioni delle ghiandole odorifere e sentieri ben definiti all’interno del territorio, i tassi si dimostrano il più delle volte pacifici nei confronti di membri di gruppi estranei: sono in particolar modo i maschi, e soprattutto durante la stagione riproduttiva, a mostrare comportamenti territoriali anche aggressivi nei confronti di eventuali intrusi dello stesso sesso
Nell’ambito dei gruppi sono presenti, sebbene ancora poco studiate, dinamiche gerarchiche, con gli esemplari più grossi e forti che mostrano dominanza nei confronti dei giovani e di quelli di dimensioni minori.

Durante il giorno, i tassi riposano al sicuro in una tana, la costruzione ed il mantenimento della quale rappresenta l’attività principale di questi animali in particolar modo durante la primavera e l’autunno. La tana del tasso europeo rappresenta probabilmente la più complessa fra quelle osservabili nei tassi (che pure sono tutti ottimi scavatori) e si tramanda di generazione in generazione per decenni o addirittura secoli, venendo continuamente ampliata e ristrutturata: una tana osservata in Inghilterra contava ben 50 camere e 178 ingressi, per un totale di 879 m di gallerie sotterranee distribuite in oltre trenta metri quadrati di superficie e cinque metri di profondità.

TASSO TANA fauna Luzzano Moiano Sannio

Il tasso scava la propria tana nel suolo boschivo, partendo da cavità naturali nel terreno o nelle rocce, lungo argini naturali ed artificiali o alla base di un albero (che in tal caso verrà utilizzato dai vari animali che abitano la tana per affilarsi le unghie): essa si compone di un ingresso e di una galleria più o meno lunga che misura fra i 22 e i 63 cm di larghezza e i 14–32 cm d’altezza, la quale sfocia dopo 5–10 m in una camera abitativa posta solitamente fra 1 e 2,5 m di profondità nel suolo, di forma ellissoidale (74x76x38h cm) e che l’animale specialmente durante la stagione fredda fodera con foglie secche, felci e muschio, che l’animale provvede a rimuovere e sostituire con estrema perizia. A partire da questa camera si diramano più gallerie che sfociano verso l’esterno, che l’animale utilizza sia per percorrerle che come semplici prese d’aria: alcune di esse possono addirittura venire utilizzate solo in occasioni particolari, come in caso di pericolo o durante il gioco. Dalla tana si dipartono in varie direzioni numerosi sentieri molto ben battuti dal frequente passaggio dell’animale, che tende ad utilizzare percorsi fissi durante i suoi spostamenti.
All’interno della singola tana trovano alloggio anche più nuclei familiari, ognuno dei quali tende però a utilizzare dei propri accessi e gallerie. Ciascuna unità familiare dispone generalmente di tre camere: se un esemplare muore all’interno di una delle camere, i coinquilini provvedono a ricoprirlo di terra e a tappare l’entrata della stessa, oppure a seppellirlo all’esterno della tana. Talvolta il tasso può condividere la propria tana con altre specie animali, come il coniglio selvatico: quest’ultimo, tuttavia, per evitare di cadere preda del tasso (che purtuttavia con la sua sola presenza gli assicura protezione da altri e ben più pericolosi predatori) tende a scavare le proprie tane a partire da cunicoli secondari nelle gallerie del tasso.

Il tasso può emettere una vasta gamma di suoni: soffi, ringhi e brontolii durante i combattimenti, abbaii in segno di sorpresa o eccitazione, grida acute in caso di pericolo. Anche la posizione del corpo è importante ai fini della comunicazione: durante i combattimenti o in caso di approccio sessuale, ad esempio, i maschi tengono la coda eretta ed arruffano il pelo.
Durante l’inverno, l’animale non è solito andare in letargo alle nostre latitudini, pur rallentando considerevolmente la propria attività e rimanendo anche per giorni o settimane all’interno della tana in caso di clima particolarmente rigido: nelle aree più fredde del proprio areale, l’animale cade in un letargo vero e proprio, otturando le entrate delle tane con terriccio e foglie secche e cessando di uscire dalla tana con le prime nevicate, rimanendo in questo stato per un periodo che può estendersi da novembre ad aprile. In previsione di ciò, durante l’estate e l’inizio dell’autunno i tassi tendono ad accumulare abbondante grasso corporeo, oltre che a raccogliere abbondante materiale isolante per foderare le tane.

Alimentazione

La sua dieta è molto variabile, comprendendo un gran numero di specie diverse di piante e animali, che vengono cercati e reperiti al suolo o nel sottosuolo.
Il tasso è solito concentrare ogni pasto su una singola tipologia di alimento, mangiando un quantitativo di cibo giornaliero pari circa al 3-4% della propria massa corporea e in ogni caso non è superiore al mezzo chilo, sebbene i giovani esemplari tendano a eccedere tali percentuali.
Generalmente la dieta del tasso, specialmente in primavera, si compone almeno per la metà di lombrichi, mentre durante l’autunno in essa predominano le ghiande: seguono cereali, frutta, tuberi e carne proveniente in massima parte da carogne.
Quando disponibili, l’animale consuma grano, mais, avena e orzo, oltre che frutta di vario tipo caduta dal ramo perché matura o a causa di venti o piogge, frutti di bosco, ghiande di querce funghi: specialmente durante l’inverno e i periodi siccitosi, inoltre, per ricavare acqua il tasso si nutre anche di erbe etrifoglio.
L’animale mangia inoltre anche vari tipi di insetti (principalmente coleotteri, tipule, vespe e api, dei quali distrugge e mangia anche i nidi, senza curarsi delle punture, alle quali è indifferente grazie alla protezione fornita dal folto pelo e alla pelle spessa) e altri invertebrati come chiocciole e liamacce, piccoli mammiferi (specialmente arvicole ma anche topi, e talpe), rettili (come lucertole e piccoli serpenti compresa la vipera), anfibi, uccelli con le loro uova e nidiacei. Animali di maggiori dimensioni vengono solitamente consumati solo una volta morti per altre cause sotto forma di carogna, sebbene il tasso sia perfettamente in grado di uccidere prede di dimensioni paragonabili alle proprie o addirittura superiori, come un coniglio o un agnello.
Specialmente nelle aree sassose o montuose, dove lombrichi e cibo di origine vegetale sono scarsi, i tassi tendono a nutrirsi in massima parte di cibo di origine animale, cacciando attivamente i conigli: raramente l’animale preda esemplari adulti, a meno che non siano malati o feriti (ad esempio presi in una trappola), concentrandosi sui giovani, che vengono localizzati nelle tane grazie al finissimo odorato di questo mustelide, che una volta individuatili scava verticalmente nel terreno fino a raggiungere la camera in cui si trovano le prede. Una volta catturata e uccisa la preda a morsi, il tasso provvede a sventrarla mangiandone la parte interna e lasciandone intatta la pelle rivoltata: in maniera simile vengono consumati i ricci, altra preda abituale di questo animale, tant’è vero che nelle zone in cui le due specie convivono è osservabile fra esse un rapporto di proporzionalità inversa
Riproduzione
Si tratta di animali monogami: le coppie tendono a restare insieme per tutta la vita, col maschio che si accoppia unicamente con la propria partner, mentre la femmina può accoppiarsi anche con altri maschi, tanto che si stima che circa la metà dei cuccioli che una femmina dà alla luce durante la sua vita non siano figli del proprio partner.
L’estro delle femmine dura 4-6 giorni e può verificarsi in qualsiasi periodo dell’anno, sebbene esso tenda a cadere generalmente in primavera-estate: allo stesso modo i maschi sono maggiormente fecondi nel periodo fra gennaio e maggio. Le femmine dominanti generalmente sono le uniche ad andare in calore, inibendo questo evento nelle femmine sottoposte (alle quali vengono solitamente soppressi i cuccioli in caso di parto), le quali generalmente assistono la femmina dominante nell’accudire la prole.
L’accoppiamento dei tassi è preceduto da vocalizzazioni fra i due partners e dall’annusamento reciproco delle ghiandole odorifere. la gestazione dura sette settimane, coi parti che mostrano un picco fra la metà di gennaio e la metà di marzo.
I cuccioli, in numero di 1-5, vengono dati alla luce dalla femmina in una camera della tana ad essi dedicata, anche se le femmine di tasso delle aree soggette ad allagamenti sono solite partorire all’interno di edifici abbandonati. Alla nascita, i tassi sono ciechi, seminudi, di colore rosato con rado pelame grigiastro: essi misurano una decina di centimetri di lunghezza e pesano fra i 75 e i 132 g, con rapporto di proporzionalità inversa fra il peso alla nascita e le dimensioni della nidiata. Attorno ai 3-5 giorni di vita, sulle dita appaiono le unghiette e sul corpo diventano distinguibili le aree di pelo nero, compresa la caratteristica mascherina: gli occhi si aprono a 4-5 settimane di vita, e attorno a questo periodo cominciano a spuntare anche i denti da latte. A due mesi di vita, i piccoli tassi hanno già la colorazione definitiva e cominciano ad avventurarsi all’esterno della tana, mentre a tre mesi comincia il loro svezzamento, che solitamente si completa solo dopo ulteriori due mesi.
La maturità sessuale viene generalmente raggiunta attorno ai 9-15 mesi d’età da parte dei maschi, mentre le femmine si riproducono con successo non prima del secondo anno di vita. Generalmente i piccoli rimangono nel proprio gruppo di appartenenza anche una volta cresciuti, tuttavia non è infrequente che le femmine attorno al secondo anno d’età si allontanino dal proprio gruppo per aggregarsi ad altre comunità: anche i maschi non dominanti possono allontanarsi dal proprio gruppo d’appartenenza per periodi anche piuttosto lunghi, in special modo durante la stagione degli amori, per visitare altri gruppi, ai quali però difficilmente si aggregano, tendendo invece a fare ritorno al proprio gruppo d’origine.
La vita dei tassi in natura varia fra i quattro e i quindici anni di vita.

Distribuzione ed Habitat

In Italia la specie è presente nell’intera penisola ma manca in Sicilia, Sardegna e nelle isole minori.

Il tasso è un tipico abitante delle aree boschive ben mature e con ricco sottobosco, come i querceti e i boschi misti a latifoglie: si adatta tranquillamente alle zone cespugliose, ai pascoli. Evita invece le zone paludose, le aree costiere e i boschi di conifere, mentre le aree rocciose vengono colonizzate a patto che siano presenti anche edifici abbandonati o cavità naturali dove ripararsi.
Questo animale infatti si rivela anche molto adattabile all’impatto antropico: i tassi colonizzano infatti senza grossi problemi anche le aree suburbane, i giardini, le zone coltivate e i parchi cittadini

Fonte Wikipedia

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